Il Comitato Nazionale Vini del Ministero delle politiche agricole ha approvato una modifica del disciplinare della Igt “Terre Siciliane” che esclude la possibilità, dalla vendemmia 2017, di produrre ed etichettare vini Igt Grillo e Igt Nero D’Avola, varietà che troveremo esclusivamente in bottiglie a Denominazione di Origine Controllata (Doc). Era quanto sollecitato da circa 3 mila viticoltori riunitisi in associazione e appartenenti a più di 15 cantine cooperative, e da tante aziende piccole e grandi del mondo del vino siciliano.
«Questa modifica – spiega Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia – valorizza i vitigni siciliani autoctoni più rappresentativi e con le Doc si garantisce una migliore qualità del vino e un maggior controllo dell’intera filiera di produzione. Per chi produrrà Doc Sicilia Grillo la resa massima sarà di 140 quintali ad ettaro, contro i 180 quintali per la Igt Grillo, e per la Doc Nero D’Avola la resa massima sarà di 140 quintali per ettaro, era di 160 quintali per la Igt. Il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia garantirà di più i consumatori grazie alla sua attività di vigilanza, svolta in collaborazione con gli uffici della Repressione frodi, sia in Italia sia all’estero». «Penso che questo percorso – dice Francesco Ferreri, consigliere del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia e presidente di Assovini – sia l’evoluzione naturale di un lavoro fatto dal Consorzio di tutela vini Doc Sicilia per garantire sempre di più il consumatore sui prodotti che portano il marchio dell’isola».