Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, sarà alla 50° edizione di Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile a Verona, per un confronto che si preannuncia molto interessante: quello con Jack Ma, il fondatore di Alibaba, cioè del più grande siti di e-commerce al mondo. Un sito che peraltro ha avuto qualche segnalazione per il commercio, tra le decine di migliaia commercializzate, di qualche prodotto contraffatto.
L’annuncio dell’incontro è stato dato nel corso dell’illustrazione delle attività promosse e organizzate dal Mipaaf nella propria area all’interno della fiera scaligera e dedicate quest’anno al tema ‘World Wine Web’. Si tratta di un ciclo di 10 incontri con i principali protagonisti del web (da Facebook a Twitter, da eBay ad Amazon fino a Google) per dare alle aziende del settore interessate gli strumenti per affrontare le nuove sfide del mercato online.
Il 13 aprile, invece, è in programma il primo Forum internazionale del vino europeo al quale sono stati invitati a partecipare tutti i ministri dell’Agricoltura del Mediterraneo. Con l’Italia che vuole giocare un ruolo di leadership nell’utilizzo delle più avanzate innovazioni al servizio di una tradizione importante come quella del vino.

L’e-commerce protagonista anche al Vinitaly 2016
«I 50 anni che abbiamo alle spalle e che celebreremo al Vinitaly – afferma il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina – ci parlano di successi costruiti sapendo rinascere e ripartire. Trent’anni fa, dopo il metanolo, il nostro vino sembrava in un vicolo cieco. Oggi brindiamo al record di export nel mondo con 5,4 miliardi di euro e negli ultimi 10 anni abbiamo dimezzato il distacco dalla Francia. La frontiera oggi è l’e-commerce, la presenza in rete e l’utilizzo di canali senza confini come i social media. Per questo abbiamo deciso di dare l’opportunità ai nostri produttori di confrontarsi con le più grandi realtà internazionali del web».
«La strada da percorrere nei prossimi 50 anni per il nostro vino – continua il Ministro – passa da questi canali, dobbiamo non solo imparare a sfruttarli meglio, ma renderli strumenti di competitività. Una frontiera che vogliamo sfruttare appieno anche come ministero e che ci vede impegnati nella valorizzazione dei prodotti di qualità su piattaforme come Google e nella lotta all’agropirateria con eBay e Alibaba”, sottolinea.
“Siamo l’unica istituzione al mondo – assicura – a garantire ai marchi geografici la stessa tutela dei brand commerciali contro i falsi. Una lotta che facciamo al Wto da decenni senza successi e che invece su internet siamo riusciti a chiudere in un anno solo, puntando su due concetti chiave per le vendite in rete: qualità e reputazione. L’Italia su questo fronte ha tanto da insegnare”.