I dati di Veneto Agricoltura indicano un calo produttivo, ma un aumento dell’export e dei prezzi

Nell’ultimo decennio, cioè dal 2009 al 2018, la superficie del vigneto veneto ha avuto un incremento del +33,9%, raggiungendo nel 2018, ultimo dato ufficiale, i 94.414 ettari. Si tratta di una crescita decennale costante dovuta per lo più alla spinta delle varietà Glera-Prosecco, con il suo +167% e Pinot Grigio, con un +132,6%. I numeri sono contenuti nell’ultimo report di Veneto Agricoltura sul comparto vitivinicolo regionale e segnalano un fenomeno in controtendenza rispetto a quanto accade a livello nazionale che registra una contrazione dei vigneti del -8,7% nell’arcoi dello stesso decennio.
Venendo ai giorni nostri, il report di Veneto Agricoltura indica che nel 2019 la produzione stimata di vino veneto è di 11,3 milioni di ettolitri, segnando un calo di -2,1 milioni di ettolitri rispetto al 2018, in linea peraltro con quello complessivo dell’Italia (-16%). Più specificatamente, la perdita stimata di prodotto si è mostrata più sensibile nell’area Occidentale del Veneto (-20%), rispetto al Centro e all’area Orientale (-8%).
Cala anche il prezzo pagato per le uve da vino: il prezzo medio alla produzione per la totalità delle uve veronesi è stato di 0,59 euro/kg (0,58 euro/kg quello per l’intero Veneto), con quello di Padova che si è fermato a 0,46 euro/kg, mentre la provincia di Treviso continua a mantenere la leadership regionale con una quotazione di 0,69 euro/kg.

Le esportazioni italiane del settore registrano un trend complessivo di crescita costante negli anni, raggiungendo nel 2018 i 2,22 miliardi di euro di incassi e segnando un +4,3% rispetto all’anno precedente. Di contro, i quantitativi sono diminuiti nell’ultimo anno (-5,1%), quindi a tenere su il fatturato sono stati i prezzi di vendita, con quello medio totale che è arrivato a 3,27 euro/l, con un rialzo annuo del +9,8%.
Nel 2019 le esportazioni di vino italiano stanno crescendo ancora (+3,8 nei primi tre mesi), e ancor più quello veneto (+4,7%). Sui mercati esteri si stanno comportando bene i vini fermi in bottiglia, che rappresentano da anni l’ariete delle transazioni vinicole venete all’estero, con 1,22 miliardi di euro fatturati nel 2018 e un relativo rialzo annuo del
Punta di diamante dei vini veneti esportati è senza dubbio il Prosecco e i vini spumanti in genere, che presentano aumenti generalizzati delle transazioni.