Il Consiglio di Stato del 28 novembre non ha accolto i ricorsi dell’azienda agricola Castello del Poggio e del Ministero per l’inserimento di alcuni territori del comune di Asti nel disciplinare del Moscato d’Asti.
Soddisfazione è stata espressa da Roberto Cabiale, Presidente Coldiretti Asti e membro della Giunta regionale piemontese con delega al settore vitivinicolo: «Coldiretti Piemonte insieme alla Produttori Moscato d’Asti, all’Associazione dei Comuni del Moscato e a Muscatellum ha nuovamente ottenuto un’importante vittoria, ma soprattutto un atto di equità verso un territorio che ha sempre richiesto il non inserimento del comune di Asti nel disciplinare della DOCG. Siamo soddisfatti per l’esito della vicenda e continueremo a tutelare al meglio le nostre imprese nell’interesse di tutta la filiera vitivinicola del Moscato nel pieno rispetto delle norme. I nostri associati si sono sempre espressi in maniera contraria all’allargamento della DOCG».
«Dopo aver vinto il ricorso al TAR – aggiunge Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Piemonte – anche la sentenza del Consiglio di Stato tutela gli oltre 4.500 produttori. La sentenza salvaguarda un comparto con un determinato equilibrio economico ed evita speculazioni a danno di una collettività articolata che ha come principi cardini la qualità e la tutela di una denominazione ricca di storia e artefice di grandi successi economici in Italia e all’estero. Superata la diatriba legale il nostro auspicio è che adesso tutti si dedichino allo sviluppo ed alla crescita della filiera moscato che in Piemonte interagisce su tre province: Asti, Alessandria e Cuneo».