Potrebbe sembrare paradossale, ed invece i cambiamenti climatici sembrano aver fatto bene ai vini toscani Doc Orcia e Moltalcino. «Prima del surriscaldamento climatico (noto a tutti con l’espressione inglese di ‘global warming’) – ha detto la presidente del Consorzio Doc Orcia, Donatella Cinelli Colombini – un raccolto su tre, in questa area incuneata tra quella di produzione del Nobile e del Brunello, andava perso. Ora questa denominazione nata nel 2000 in un’area di 13 comuni perlopiù a vocazione termale, vive un’evoluzione verso una maggiore continuità qualitativa. A Montalcino si susseguono vendemmie da 4-5 stelle in modo regolare. E al gusto i vini hanno una profondità e un’armonia peculiare; siamo una delle aree vinicole più beneficiate dal global warming».
La presidente Cinelli Colombini è intervenuta a Roma per la presentazione della XXVIII Mostra mercato del tartufo bianco delle Crete senesi: ed infatti anche sul tartufoil clima incide molto. Come ha spiegato Sergio Pinarello dell’Associazione Tartufai Senesi: «Anni e anni fa la ‘buttata ‘ del tartufo bianco era già ad agosto, ora la stagione è ritardata ad ottobre, ma la raccolta dura sempre tre mesi. Si è solo posticipato l’avvio della cerca”.