I produttori di Prosecco Doc aderenti al Consorzio di tutela hanno deciso, con il nuovo “Vademecum viticolo 2017”, di non utilizzare più i principi attivi dei fitofarmaci nei loro vigneti. L’annuncio ‘unilaterale’ è stato accolto con estremo favore Dall’Assessore regionale all’ambiente, Gianpaolo Bottacin: «L’eliminazione delle molecole di glifosate, folpet e mancozeb, che tra i principi attivi dei fitofarmaci sono certamente quelli più discussi, renderà il nostro prosecco di livello ancora superiore. Sarebbe bello che tale sensibilità venisse recepita anche a livello statale in una vera e propria normativa con cui i fitofarmaci fossero eliminati definitivamente. Alla maggioranza di governo, chiedo che dedichi più attenzione e maggiore impegno maggiore in materia, anziché impugnare le leggi della Regione del Veneto che vanno in questa direzione».
L’Assessore Bottacin ha infine auspicato che anche i produttori dell’area del Prosecco Docg si allineino alla decisione di abbandonare i fitofarmaci, valorizzando ulteriormente la qualità del loro prodotto.

>Per aiutare la tutela ambientale il Pd chiede una legge regionale

«Non possiamo fare esclusivo affidamento su forme di autodisciplina da parte dei Consorzi»: questa la presa di posizione del Consigliere regionale Pd, Andrea Zanoni, che sollecita la Regione a normare per legge l’intera materia.
«La Regione – spiega il consigliere – deve affrontare i problemi ambientali che ci sono nelle zone di Conegliano e di Valdobbiadene, denunciati da tempo dai residenti. Ed al primo posto tra le preoccupazioni ambientali c’è appunto l’utilizzo massiccio di fitofarmaci, che pone il Veneto in controtendenza rispetto alle altre Regioni italiane. La produzione di glera, il vitigno del Prosecco, è raddoppiata nel giro di sei anni; solo nel 2016, secondo i dati di Confagricoltura, sono state presentate richieste di impianto di nuovi vigneti per circa 35 mila ettari. Sta quindi diventando una produzione industriale, con i rischi conseguenti, poiché è una coltura sicuramente impattante per l’ambiente, visto l’uso massiccio di pesticidi».