Verona ha celebrato l’anteprima Amarone 2012. I vitigni che producono Amarone nella Valpolicella sono per il 97% autoctoni e per il 3% derivano da vitigni internazionali di Merlot e Cabernet. Il fatturato Amarone 2012 è pari a 345 milioni, con una crescita del 6%.

«L’Amarone è un vino unico, inimitabile – dice il Presidente del Consorzio di tutela vini Valpolicella,  Christian Marchesini – e questo è dovuto ad una produzione in un territorio mitigato dal lago di Garda. Già Cassiodoro parlava dei nostri vini, il paesaggio pieno di ville venete che presentano anche coltivazione di ciliegio che si legano alle coltivazioni di vite e ulivo determinano un legame forte con il territorio. Deve essere un impegno da parte degli agricoltori continuare con questo connubio: ciliegio-vite. Il vigneto è bellezza e patrimonio culturale». L’annata Amarone 2012, con vini più morbidi, fruttati, ha dato grandi risultati soprattutto per l’ultima fase di maturazione. Come ha sottolineato Diego Tomasi, del centro di ricerca per la viticultura Cra-Vit: «L’Amarone 2012 presenta note olfattive più spostate sulla frutta matura. È stata un’annata difficile quella del 2012 che deve essere considerata un’annata ‘capitale’: la prima che ha segnato il vero cambio climatico. Queste condizioni ci porteranno sempre di più verso la fase di settembre per creare la vera qualità».