Internet, supermercati, e anche discount: nei prossimi 5 anni saranno questi i canali di vendita e distribuzione del vino destinati ad accrescere il proprio volume d’affari. L’analisi, riportata da www.winenews.it, arriva dal Regno Unito, mercato anticipatore di tante tendenze economiche in Europa e nel mondo (e mercato straniero n. 3 per il vino italiano). A firmarla è stato James Walton, “chef economist” dell’Institute of Grocery Distribution inglese, nella conferenza della Wine & Spirit Trade Association di Londra. «Le vendite di vino on line in Uk – spiega Walton al magazine “Decanter” – raddoppieranno entro il 2017, arrivando a 11,1 miliardi di sterline, ma cresceranno anche valori e volumi in supermarket, “convenience store” nei quartieri più piccoli (+28,5%) e discount (+64%), che passeranno dai 7,5 miliardi di sterline di oggi ai 12,4 miliardi nel 2017. E se il web, dice Walton, rappresenta una sorta di “rivoluzione silenziosa”, perché non è solo canale di commercio, ma anche di incontro, conoscenza e confronto tra domanda e offerta, qualsiasi canale dovrà comunque fare i conti con un potere di acquisto in calo, da parte dei consumatori, almeno nei prossimi anni».
Fondamentale per tutti, dunque, agire su offerte e sconti, ma anche sull’efficienza della catena distributiva. E capire come conquistare una generazione di consumatori che, realisticamente, sarà materialmente più povera di quella dei padri. Ed allora ecco che la catena Lidl ha anche affidato a quattro “Master of Wine” la selezione delle etichette da portare sui propri scaffali.