Non è un vino doc, ma è il rosso di qualità più venduto al mondo: il Campofiorin di Masi, l’originale “Supervenetian”, compie 50 vendemmie. «Si tratta di un vino che ha segnato la storia della Valpolicella – sottolinea Sandro Boscaini, patron della storica azienda nata nel 1772 – è stato mio padre Guido ad ideare il Campofiorin, rispondendo all’esigenza di creare un vino che rappresentasse le peculiarità del territorio veronese con le sue tecniche e le uve autoctone, radicato nella storia ma con una tecnologia nuova; questo il motivo del successo di un vino che è diventato un classico di tradizione italiana».
Il Campofiorin è oggi internazionalmente riconosciuto come l’antesignano di una nuova categoria di vini veneti, definito “vino di taglia e complessità stupende, prototipo per un nuovo stile di rosso veronese” da Burton Anderson, giornalista americano che fu il primo a far conoscere i vini italiani al di là dell’Oceano. Grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo, rientra in una fascia di lusso accessibile del mercato e contribuisce, subito dopo l’Amarone, con un 30% al fatturato di Masi (circa 70 milioni di euro in totale). È presente in oltre 90 paesi e conta milioni di estimatori in tutto il mondo.
Attorno a Campofiorin si è creata una famiglia di prodotti, a partire dalla selezione speciale Brolo Campofiorin Oro, con la presenza della straordinaria uva Oseleta recentemente riscoperta da Masi, al Masianco e al Rosa dei Masi che condividono lo stesso settecentesco disegno in etichetta, come pure l’ancoraggio diretto alla tecnica dell’Appassimento.