Circa 3.500 bottiglie di falso whisky e Scotch whisky scoperte in un magazzino a Terni e tre persone denunciate alla Procura della Repubblica per frode in commercio e vendita di sostanze alcoliche contraffatte. L’operazione condotta dal personale del Nucleo Agroalimentare Forestale e del Comando provinciale di Terni del Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con quello dell’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane locale, rientra nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia per contrastare la contraffazione agroalimentare in ambito Interpol. Il sequestro giunge al termine di una complessa indagine scaturita da una segnalazione della Scotch Whisky Association (Swa), partner della rete internazionale Opson (dal greco antico: cibo) promossa dal Corpo forestale dello Stato a partire dal 2010 e che ha ormai raggiunto l’adesione di ben 41 Paesi.
Ma in fatto di falsi non sta meglio il vino: 11.400 litri tra vino e mosto, oltre a zucchero verosimilmente utilizzato per aumentare il tasso alcolometrico, sono stati scoperti e sequestrati dal personale del Comando Provinciale di Verona, in una cantina abusiva nella Valpolicella ad Illasi (VR) a cui sono stati posti i sigilli. L’operazione è partita da alcune segnalazioni e dopo investigazioni e pedinamenti, è stata scoperta l’attività illecita di vinificazione e commercio di vini, sprovvista di ogni autorizzazione amministrativa e sanitaria, in totale violazione della normativa nazionale e comunitaria che regola il settore. La sede dell’attività era in un fabbricato rurale nel comune di Illasi (VR), dove erano presenti numerose vasche in acciaio inox che contenevano il vino e varia attrezzatura usata per la vinificazione delle uve.

Falso il whisky, falso anche il vino:

I controlli sono stati effettuati dai Forestali di Tregnago (VR) in collaborazione con tecnici dell’Organismo di controllo e certificazione dei vini DOP e IGP delle province di Verona e Vicenza S.I.Q.U.R.I.A., ed ha portato al sequestro di 114 ettolitri di vino bianco e rosso oltre ad un quantitativo di 890 chili di zucchero, verosimilmente usato nelle operazioni di vinificazione per aumentare artificialmente il quantitativo di alcool complessivo, oltre a prodotti enologici quali metabisolfito di potassio, attivanti di fermentazione e lieviti.
Tra il lazio e la Campania, la contraffazione colpiva invece due vini tipici del beneventano: la Forestale ha sequestrato infatti 80mila bottiglie di falsi Falanghina e Aglianico. Il personale dei Comandi Provinciali di Roma e Benevento ha accertato che dalla Bulgaria proveniva una notevole quantità di vino che risultava poi commercializzato con etichettature totalmente contraffatte di marchi quali Falanghina e Aglianico Beneventano Igp. I Forestali hanno potuto accertare, dalle analisi dei registri aziendali, che fraudolentemente veniva immessa sul mercato una quantità nettamente superiore alla produzione ipotizzando anche l’adulterazione dei vini con prodotti di sintesi. Il sequestro più consistente è avvenuto nella capitale dove sono state sequestrate circa 40mila bottiglie del totale nazionale, ma le indagini si sono estese anche a Firenze, Ercolano, Frattamaggiore.