La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI), nell’ambito della CEVI (Confederazione Europea Vignaioli Indipendenti), si è dichiarata contraria alla possibile modifica della legislatura europea in termini di etichettatura del vino ed è contraria all’introduzione della lista degli ingredienti e i valori nutrizionali nelle etichette del vino ritenendole inutili e portatrici di un aggravio di costi per i produttori.
Il presidente della CEVI, il francesce Thomas Montagne, ha pertanto inviato una lettera al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, per ribadire con forza le ragioni della contrarietà dell’associazione che riunisce i Vignaioli Indipendenti di tutta Europa, tra cui appunto la FIVI. In vista della pubblicazione del report della Commissione Europea sugli ingredienti e le informazioni nutrizionali delle bevande alcoliche, la CEVI chiede di mantenere la specificità del settore vitivinicolo. «Chiediamo – spiega Matilde Poggi, presidente FIVI e vicepresidente CEVI – l’esenzione dall’obbligo di riportare in etichetta la lista degli ingredienti e i valori nutrizionali perché riteniamo che per il settore del vino, e in particolare per noi piccoli produttori, sarebbe un inutile aggravio sia in termini di tempo, sia economici. Il vino non ha una ricetta, cambia di anno in anno, sulla base della stagione e delle condizioni fitosanitarie dell’uva. Noi produttori dovremmo quindi farci carico di far analizzare il vino ad ogni nuova vendemmia, e cambiare di conseguenza anche l’etichetta».