L’Associazione degli enologi italiani ha pubblicato il proprio report semestrale sull’export dei vini del Belpaese: i dati sono espliciti e dicono che nel primo semestre 2015 il Veneto ha registrato un incremento dell’11% delle bottiglie vendute oltre confine, realizzando quasi il doppio della pur positiva media nazionale delle esportazioni nel settore (+ 6,5%). L’export veneto di vini nei primi sei mesi dell’anno ha raggiunto i 855,4 milioni di euro di valore, vale a dire il 33,65% dell’intero export vitivinicolo nazionale. Alle spalle del Veneto, ben distanziate, si collocano solo le aziende vitivinicole del Piemonte (436,3 milioni di vini esportati nel semestre) e della Toscana (427,4 milioni).

Giuseppe Pan, assessore regionale all’Agricoltura, saluta con soddisfazione e orgoglio questi dati: «I vini veneti sono i più apprezzati e venduti all’estero grazie alla tradizione dei nostri vitigni autoctoni, alla sapienza delle aziende e dei loro tecnici. Ma conta anche la buona organizzazione della filiera e alle azioni promozionali e relazioni commerciali avviate da singoli, Consorzi e Regione nei cosiddetti mercati maturi, come Europa e NordAmerica, e nelle nuove aree dell’Asia e del Far East. Un mix di ingredienti – conclude Pan – che fa dei vini veneti una eccellenza della regione e un biglietto da visita per l’intera penisola».