La Bosca, azienda che opera nel settore dello spumante, punta a conquistare con le bollicine senza alcol la popolazione musulmana e, con i prodotti realizzati con i dettami kasher, gli ebrei osservanti. «Non è un’impresa facile convincere i musulmani – spiega Pia Bosca, ceo dell’azienda – ma ci stiamo provando. Il nostro fiore all’occhiello è la collaborazione con Alitalia Ethiad: sulle rotte musulmane viene offerto come benvenuto un bicchiere di bollicine senz’alcol di nostra produzione».
La Bosca produce 75 milioni di bottiglie all’anno, ha due stabilimenti di produzione in Italia e in Lituania, oltre a un accordo di produzione in Russia e una joint venture in India. È presente negli Stati Uniti, ma anche in Cina, in Giappone e in Australia. Le cantine nel sottosuolo del centro storico di Canelli sono spettacolari: navate, transetti si aprono in grandi crociere, con giochi di luce, creati dall’illuminazione naturale e da quella artificiale e installazioni permanenti di Eugenio Guglielminetti. Si chiamano ‘Cattedrali Sotterranee’, sono state aperte al pubblico nel 2010 e nel 2014 l’Unesco le ha dichiarate patrimonio dell’Umanità. Dalle cantine di Canelli arrivano ogni anno nel mondo 50.000 bottiglie di spumante metodo classico. I dipendenti sono cento: settanta lavorano nell’industria, trenta nei 103 ettari di vigneto nelle zone più note del vino piemontese.