Domenico Zonin, past president di Unione Italiana Vini, è stato confermato per il prossimo triennio alla vicepresidenza del Comité Européen des Entreprises Vins (Ceev), l’organizzazione che raccoglie le associazioni dei produttori vitivinicoli di tutta Europa. Al Ceev aderiscono 23 organizzazioni nazionali in rappresentanza di migliaia di imprese che esprimono oltre il 90% dell’export europeo di vino. L’assemblea generale del Ceev, oltre alla conferma di Zonin, ha dato nuovamente fiducia al presidente, il francese Jean-Marie Barillère, e l’altro vicepresidente, l’anglo-portoghese George Sandeman.
«Abbiamo davanti impegni molto importanti – ha spiegato Domenico Zonin – per il futuro della vitivinicoltura europea a cominciare dalla rettifica del sistema autorizzativo che rischia di ingessare lo sviluppo produttivo mettendo a repentaglio la conquistata competitività dei vini europei. E già dobbiamo cominciare a lavorare per la grande sfida della Politica agricola comunitaria post-2020. Abbiamo avuto preziose rassicurazioni nel nostro ultimo incontro di Uiv a Bruxelles sul mantenimento della specificità del vino e la difesa dell’Ocm nella prossima Pac, ma non basta. La battaglia sul budget che la Comunità Europea riserverà all’agricoltura, ed al vino in particolare, è decisiva, e ci dobbiamo arrivare con un Comitè Vins forte e compatto. Noi spenderemo in tal senso tutto il nostro peso politico». «Questa conferma – ha detto il presidente di Unione Italiana Vini (Uiv), Antonio Rallo – è il riconoscimento del lavoro e dell’impegno svolto da Domenico Zonin in sede europea e la testimonianza del peso crescente che la nostra Confederazione ha acquisito a livello internazionale”.