La Commissione agricoltura alla Camera ha approvato recentemente il Testo unico sul vino che ha come suo primo cardine il taglio del 50% del tempo che gli operatori del settore dovranno dedicare alla burocrazia. Attualmente il passaggio dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. La burocrazia nel vino incide in media per 100 giornate di lavoro all’anno, pari a oltre il 20% del tempo lavoro dell’impresa vitivinicola.
Le novità presenti nel Testo Unico promosse da Coldiretti sono tante. Una di queste è la dematerializzazione dei registri, che permetterà di velocizzare i processi per via informatica. Un’altra è la semplificazione degli adempimenti relativi alle planimetrie. Nel Testo Unico c’è anche un pacchetto di norme a tutela del Made in Italy e a sostegno delle esportazioni. Si tratta di un testo ampiamente condiviso dalle associazioni di categoria, Coldiretti in primis, che consentirà di ridurre gli oneri, anche economici, a carico delle imprese senza però abbassare la soglia di garanzia qualitativa dei controlli. Il Testo unico tra l’altro porterà alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine e indicazione geografica con un contenimento dei costi, ma anche norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero a sostegno delle esportazioni del vino Made in Italy.