Nella nuova classificazione dei Grand Cru d’Italia 2016, le 30 etichette italiane più ricercate ed apprezzate da collezionisti e investitori di tutto il mondo, ai primi tre posti assoluti troviamo il Brunello Riserva di Biondi Santi, il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno e il Masseto, Merlot in purezza di Bolgheri. Si tratta di bottiglie da collezione e investimento che possono facilmente superare i 300 euro sul mercato delle aste ed oltre 1000 euro nelle carte dei ristoranti. A stilare la classifica è la , prima casa d’asta d’Italia specializzata in vino.
«Tra i vini top – aggiunge Raimondo Romani, della Gelardini & Romani Wine Auction – la migliore performance è stata registrata dal Masseto, che ha avuto una rivalutazione media dei prezzi di aggiudicazione del +5%, mentre il Monfortino, che nel periodo precedente (dal 2013 al 2015) aveva fatto segnare una rivalutazione media del +7% è cresciuto di un ulteriore +2% nell’ultimo anno». «Il mercato dei vini pregiati – sottolinea Flaviano Gelardini della Gelardini & Romani Wine Auction – è in forte espansione grazie al crescente interesse che arriva dall’estremo Oriente. Un interesse che aumenta di pari passo con lo sviluppo delle classi alte in Cina e nelle sue economie satellite, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Indonesia, Vietnam, Corea, dove oggi si concentra una buona parte della ricchezza mondiale. Rispetto ai grandi vini, la principale differenza fra il mercato Occidentale e quello dell’Estremo Oriente risiede nella quantità e frequenza del consumo, nettamente superiore ad Est, mentre in Occidente è maggiore la propensione all’investimento».