Ineludibile la tentazione, in questo spazio dedicato alle opinioni, di lasciarsi andare ad un commento politico dopo le elezioni europee. Così diverse tra l’uno e l’altro Paese, con il nostro che si differenzia di molto da quanto accaduto altrove. Spagna e Germania, ma soprattutto Francia e Gran Bretagna hanno visto una eclatante affermazione delle formazioni anti-europeiste. Non che mancassero in Italia, ma qui la scelta dell’elettorato è stata opposta, premiando il Governo e l’immagine di cambiamento e novità che il Presidente del Consiglio ha trasmesso all’elettorato.
Il Partito Democratico, sulle ali di un risultato che è stato definito unanimemente ‘storico’, approda nel PSE europeo con una forza ed uno slancio che potrebbe davvero spingere l’istituzione continentale ad assecondare lo spirito di riforma che si è imposto nel nostro Paese. L’immagine di una Europa più vicina alle persone, e meno alle banche, potrebbe davvero essere una svolta politica di portata epocale.
Ma l’esito elettorale potrebbe avere riflessi ancora più immediati per quelle che sono le materie che riempiono le pagine di questo nostro sito. A cominciare dall’agricoltura: il Governo vincitore delle elezioni sta per varare il provvedimento generale ‘campolibero’ per dare trasparenza, semplicità e redditività al comparto agricolo nazionale. Questo stesso governo avrà l’onere della guida della comunità per i prossimi sei mesi. E proprio nel semestre italiano arriverà a conclusione il percorso della PAC.
Per non parlare dei provvedimenti sollecitati dal precedente parlamento per la tutela del ‘Made in’; la lotta alla contraffazione da condurre su scala comunitaria; gli accordi per il commercio internazionale con gli Stati Uniti. Partite fondamentali nelle quali la conclamata debolezza dei Governi in Francia e Gran Bretagna e la fragilità europeista dimostrata dalla Spagna e dalla, per altri versi fortissima, Germania dovranno essere supportate dal consenso raccolto dalla piccola Italia, fino ad un paio d’anni fa oggetto, addirittura, di scherno ed oggi ‘colosso’ che può rimettere in moto l’Europa (sempre che gli italiani se ne siano accorti).
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