Chi ci segue conosce l’attenzione e lo spazio che dedichiamo in queste pagine al tema della sostenibilità nel mondo del fashion. Non è per noi una ‘moda’, ma il giusto riconoscimento che l’industria del tessile e dell’abbigliamento è nel suo complesso una delle più inquinanti in assoluto nel nostro (unico) pianeta. S’aggiunga poi il tema della sostenibilità sociale: grandi case, per qualità o per numeri, si affidano a produttori di Paesi nei quali i diritti dei lavoratori non sono rispettati nemmeno per le più elementari condizioni di civiltà. Ora abbiamo una nuova veste editoriale, ma non cambierà il nostro orientamento e la nostra attenzione verso sostenibilità convinti come siamo che di strada ce n’è davvero tanta ancora da percorrere.
A cominciare dalla sensibilizzazione dei consumatori. Recentemente a Milano Mani Tese, organizzazione non governativa fondata nel 1964 che lotta contro gli squilibri tra il Nord e il Sud del mondo, ha organizzato un presidio in pieno centro per dimostrare e verificare il legame tra moda e sostenibilità percepito dai consumatori. Prima di accedere all’installazione “The fashion experience – la verità su quello che indossi” veniva svolta un sondaggio che ha coinvolto oltre 4.000 visitatori e visitatrici. E l’esito è stato, a detta degli stessi organizzatori, sconfortante.
Ben 82% dei consumatori risponde (ma bisognerebbe dire ‘confessa’) che acquista un capo perché “mi sta bene addosso” (82%), il 56% perché è economico e il 47% perché è alla moda. Ben il 56% dei consumatori ammette di chiedersi ‘poco o per nulla’ in che modo siano stati prodotti i capi ed anche quel 60% che manifesta interesse per la provenienza forse lo fa solo per escludere quel ‘Made in China’ che genericamente è considerato indice di scarsa qualità. Così, solo il 35% degli intervistati cita, fra le motivazioni della scelta di acquistare un capo, se questo sia prodotto in modo sostenibile.
Numeri che ci dicono che c’è ancora tanto lavoro da fare, tante notizie da dare, tanto impegno per costruire, tutti insieme, una consapevolezza rispettosa del pianeta e delle persone.