E siamo nel 2014! Nel porgere ai nostri lettori l’augurio di “buon anno” è venuto naturale chiederci: che anno sarà quello appena iniziato; cosa possiamo aspettarci?
L’altro giorno, il ministro, Fabrizio Saccomanni ha promesso che nel 2014 caleranno le tasse: fosse vero, sarebbe un’ancora di salvezza per le famiglie e per le aziende al pari dissanguate da una crisi, che mai si era vista così lunga. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, promette che entro gennaio sarà pronto un patto di Governo con le cose da fare e le riforme necessarie per stabilità, semplificazione e modernizzazione del Paese. Entro questo mese tutto potrebbe mettersi in moto (ma pochi ci credono).
Altri segnali arrivano dal mondo dell’economia. Un’azienda italiana (Fiat) non viene comprata, ma va a comprare negli Usa. L’export agroalimentare tricolore raggiunge un record storico, superando quota 33 miliardi. Il sistema moda segna ulteriori conquiste, specie sui nuovi mercati.
Restano i problemi di sempre: il riscaldamento globale e le sue violente manifestazioni meteo; le crisi internazionali e le persone disperate, che arrivano sulle nostre coste; le differenze sociali sempre più evidenti sia al nostro interno, sia tra noi ed i Paesi più poveri; le discriminazioni, che colpiscono le donne e tutte le persone, che manifestano scelte, opinioni e fedi, espressione delle proprie libertà personali.
Cosa chiedere allora al 2014? Innanzitutto che sia davvero un anno ‘nuovo’, capace di spezzare i circoli viziosi della politica, dell’economia, della convenienza di maniera, nei quali siamo rimasti invischiati in questi ultimi anni. ‘Nuovo’ e portatore di novità, che diano un impulso, una scossa. E poi che sia un anno ‘migliore’ ed ognuno assegni a questa espressione il proprio valore. Auguri da Garantitaly.