Difficile non essere d’accordo con l’Assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato quando dichiara che: «Non è accettabile che l’erario pretenda rigore e puntualità dai contribuenti quando si tratta di incassare e se la prenda comoda quando deve rimborsare i soldi ai cittadini e alle imprese».
Sappiamo che questo non è un male solo dell’agricoltura: andate e chiedete agli artigiani, agli industriali piccoli e piccolissimi, di fatto a tutti i cittadini che ben sanno che “prima-si-paga,-poi-si-vede”. Condividiamo quindi che il Governo deve darsi da fare per tutte le imprese agricole che da troppo tempo stanno attendendo il rimborso dell’IVA di cui sono a credito. Un credito in costante e ingiustificabile aumento visto che le aziende sono obbligate ad acquistare le materie necessarie per la produzione con il 10/20 per cento di IVA e a vendere il prodotto con una aliquota del 4 per cento.
E conforta sapere, sempre dall’Assessore Manzato, che la Regione del Veneto non è disposta ad aspettare e che ha dato mandato all’avvocatura regionale per valutare tutte le possibili azioni per sbloccare questa assurda e dannosissima situazione d’attesa.
Certo, se le imprese agricole non avessero alle spalle brutte vicende come quelle delle quote latte (la cui entità non è poi così lontana dal credito dello Stato verso i nostri agricoltori) e delle indagini giudiziarie ancora aperte a Milano, la loro voce potrebbe suonare più forte e autorevole. Fare chiarezza al proprio interno rafforza le rivendicazioni.