Visita ufficiale della Console generale della Repubblica cinese a Palazzo Balbi. Nella sede del governo regionale, la Console ha incontrato il presidente Luca Zaia per un colloquio che si è protratto oltre i normali tempi della diplomazia. Segno di un incontro concreto, come non potrebbe essere altrimenti tra due realtà, Cina e Veneto, che della operatività hanno sempre fatto il loro stendardo.
Alla fine dell’incontro, ai giornalisti che chiedevano a Luca Zaia di cosa si fosse parlato è arrivata una risposta che suonava circa come un: «che ci mandino meno porcherie…». Naturalmente una battuta e di sicuro il colloquio è stato assai più produttivo e ampio. Ma è quello che i veneti avrebbero voluto dire alla Console.
Perché il rapporto con il commercio d’origine cinese è sempre più conflittuale. Anche recentemente l’Assessora regionale all’istruzione lavoro e formazione professionale, Elena Donazzan, in visita al Centro Grossisti di Padova, ha dovuto rassicurare gli operatori: «Non siete soli, la Regione è con voi in prima linea. Faremo richieste mirate perché i controlli siano a tappeto su tutta l’imprenditoria cinese. Sono con voi in questa battaglia».
La crisi è anche questo: una rinuncia forzata alla qualità da parte di un sempre maggiore numero di persone, costrette a badare prima al prezzo e poi alle garanzie offerte dal prodotto acquistato. Ma siamo certi che Zaia alla Console Generale della Cina avrà anche accennato a quanto l’Italia ed il Veneto siano in grado di offrire sul mercato cinese: moda, vino, macchinari … tutto quelle che fa qualità.