La mozzarella di bufala campana Dop diventa “halal” e va alla conquista dei consumatori musulmani. Cresce infatti il mercato per la mozzarella certificata prodotta nel rispetto delle leggi islamiche e dunque ‘lecita’ per i consumatori di fede islamica. Nel 2016, rende noto il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana, sono stati prodotti oltre 10 milioni di chilogrammi di mozzarella di bufala campana “halal”, pari al 24% del totale.
Le differenze non riguardano il prodotto ma il processo di produzione, che per essere “halal” deve seguire alcuni vincoli dettati dalla religione islamica, come ad esempio l’uso di prodotti senza alcol per la pulizia degli impianti e l’impiego di caglio di origine animale certificato “halal”. A questo segue la verifica, da parte di rappresentanti della comunità islamica, della correttezza  dei procedimenti seguiti e dell’assenza di sostanze che potrebbero rendere il prodotto non lecito per l’Islam.


Il mercato dei prodotti “halal” interessa già oggi 2 miliardi di persone nel mondo

Il successo – spiega una nota del Consorzio – è frutto da un lato della conquista di nuovi mercati in Paesi di fede islamica, come gli Emirati Arabi, e dall’altro di un gradimento crescente verso la mozzarella Dop da parte dei consumatori musulmani in tutta Europa, a cui viene offerto un prodotto ad hoc”. Ed aumenta il numero dei caseifici certificati, che oggi rappresentano il 20% degli iscritti al Consorzio di Tutela in tutta l’area di produzione della Dop. Secondo il report di Euromonitor, i consumatori di prodotti a marchio “halal” costituiscono un mercato di circa 2 miliardi di persone ed entro il 2030 peseranno per il 26% dei consumi mondiali. Per alcuni Paesi islamici quello “halal” è un requisito doganale imprescindibile per l’entrata e la commercializzazione di alcuni generi alimentari.