Nel corso della terza riunione dei Consigli Nazionali Anticontraffazione Eumed, i rappresentanti dei governi della Algeria, Bulgaria, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Giordania, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna e ovviamente Italia hanno firmato un nuovo documento d’intesa, la “Carta di Roma per il rafforzamento della lotta alla contraffazione”.

La “Carta di Roma” mira al rafforzamento, nell’ambito di ciascun Paese, del coordinamento tra autorità pubbliche e private attraverso la creazione ed il mantenimento di Comitati Nazionali Anticontraffazione e al miglioramento del raccordo tra di essi. Ciò avverrà rafforzando la collaborazione internazionale nei campi dell’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale, al fine di rafforzare la capacità, la tempestività e l’efficacia delle autorità, e della lotta alla contraffazione on line, per ottenere informazioni su questo fenomeno in rapida e continua evoluzione.

Si lavorerà inoltre per migliorare la comunicazione, l’informazione e l’educazione rivolta ai consumatori, ai produttori ed alle istituzioni, al fine di aumentare la consapevolezza dei problemi collegati alla contraffazione, e per la formazione del personale che si occupa della lotta alla contraffazione. Saranno impegnate le rispettive strutture legislative ed istituzionali per la promozione di scambi di conoscenze e informazioni sul sistema legale nazionale, i Piani Nazionali Anti-Contraffazione e le relative attuazioni.

Un patto a 16 per la lotta mediterranea alla contraffazione

Per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati nella “Carta di Roma”, i Paesi partecipanti hanno concordato di creare una Rete di Comitati Nazionali Anticontraffazione (Rete Cnac Eumed). Hanno inoltre concordato di identificare in ogni Paese un “focal point” che faccia da facilitatore nei confronti delle proprie autorità nazionali nel caso giunga ad esso, da parte delle autorità di altri Paesi Firmatari, la segnalazione di casi di contraffazione per la risoluzione dei quali è necessario il coinvolgimento delle autorità nazionali.

Il sottosegretario di Stato Simona Vicari, Presidente del Consiglio Nazionale Anticontraffazione, aprendo i lavori ha dichiarato: “I 16 Paesi che sono qui presenti oggi, rappresentano una popolazione di quasi 450 milioni di persone, e totalizzano quasi 14 mila miliardi di euro di PIL. Quando parliamo di lotta alla contraffazione quindi noi parliamo di difesa della salute e della sicurezza di quei 450 milioni di cittadini, della tutela del patrimonio creativo delle imprese che producono quei 14.000 miliardi di PIL, del sostegno alla crescita e alla competitività dei sistemi economici e istituzionali nei quali quei cittadini e quelle imprese confidano di poter continuare ad operare”. La Riunione dei Cnac Eumed è stata organizzata dal ministero dello Sviluppo economico e dal Cnac italiano, in collaborazione con l’Inpi (Ufficio Proprietà industriale Francese) e il Comitato Nazionale Anticontraffazione francese.