Un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Verona a contrasto del mercato del falso e a tutela del marchio d’impresa ha portato al controllo di 62 esercizi commerciali, alla denuncia di cinque persone, al sequestro di 668 capi di abbigliamento, ciascuno dei quali venduto a più di cento euro, ed all’accertamento dell’illecita commercializzazione di oltre 14 mila ulteriori capi dello stesso valore.
L’attività investigativa è partita a seguito di un controllo presso un esercizio commerciale di Lazise, nella provincia veronese, dove i finanzieri hanno riscontrato la vendita di felpe riportanti, abilmente contraffatto, il marchio “Abercrombie & Fitch”, vendute a 100-150 euro. Individuato il fornitore per tutta l’Italia dei capi di abbigliamento contraffatti, sono stati coinvolti diversi reparti della Guardia di Finanza per procedere all’interruzione della catena distributiva. Le due società “grossiste”, entrambe con sede in Roma e presso i cui magazzini sono stati sequestrati ulteriori capi riportanti il marchio contraffatto, operavano a livello nazionale avvalendosi della collaborazione di due intermediari, loro rappresentanti, uno per il Nord Italia e l’altro per il Sud.
La merce – quasi 15.000 felpe – era stata venduta a 62 negozi con sede, oltre che in Veneto – nelle province di Verona, Padova, Venezia e Treviso – in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Marche, Puglia e Sicilia. Il giro d’affari che l’illegale commercializzazione ha generato si aggira intorno ai due milioni di euro.