Nello scontro in atto in Europa tra l’Italia e la Gran Bretagna sull’introduzione di un sistema a ‘semaforo’ sulle etichette dei cibi entra in gioco anche l’autorevole Massachusetts General Hospital che ha pubblicato uno studio sulla prestigiosa rivista “American Journal of Preventive Medicine”. E lo studio americano sostiene che il sistema dei ‘semafori’ sulle etichette degli alimenti produce dei cambiamenti positivi e duraturi nelle scelte dei consumatori, aumentando la loro propensione verso prodotti più salutari e cambiando il modo di fare la spesa.
Il sistema a tre colori prevede il verde per gli alimenti sani, che possono essere consumati senza limiti, il giallo per prodotti da mangiare con moderazione, il rosso per quelli poco salutari e da consumare solo una volta ogni tanto. Secondo i ricercatori il sistema, a due anni dalla sua introduzione in via sperimentale nella mensa e nella caffetteria dell’ospedale, “ha avuto successo e ha modificato i modelli di acquisto sia dei lavoratori, sia dei clienti esterni. Facendo diminuire la spesa per i prodotti più grassi (-20%) e aumentare quella per gli alimenti contrassegnati con il bollino verde (+12%)”.
L’Italia invece contrasta apertamente questo sistema semplificato ed anche di recente la Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in un incontro a Londra con il vice ministro della Salute del Regno Unito Jane Ellison, ha ribadito che «questo sistema di etichettatura rischia di essere una risposta poco efficace al problema dell’obesità e di violare la normativa europea sul libero commercio».
Anche perché fra i prodotti penalizzati ci sarebbe anche un cardine della dieta mediterranea e del made in Italy come l’olio extravergine d’oliva.