Per Franco Manzato, assessore regionale alla tutela del consumatore, non si possono avere dubbi: «chi lucra sulla pelle dei più piccoli non merita alcuna attenuante». Lo ha detto in occasione del convegno che Unioncamere del Veneto e Assogiocattoli hanno organizzato per presentare il recepimento da parte dell’Italia della direttiva comunitaria che stabilisce nuove regole e pesanti sanzioni contro chi importa e commercia giocattoli contraffatti o comunque pericolosi per la salute dei bambini.
La nuova normativa responsabilizza in particolare il distributore il cui nome e indirizzo dovrà ora essere obbligatoriamente indicato accanto a quello dei fabbricanti e degli importatori, per i quali l’obbligo era già in vigore. «Saranno proprio i distributori – ha chiarito l’assessore Manzato – a dover controllare che istruzioni e informazioni siano in lingua italiana e facilmente comprensibili, a verificare che le istruzioni per l’uso, il montaggio, il funzionamento, la sicurezza siano a norma e a informare le competenti autorità nazionali nel caso i requisiti richiesti non venissero rispettati». Le autorità nazionali competenti, dal canto loro, accertano le caratteristiche del giocattolo mediante verifiche documentarie, fisiche e di laboratorio. Se il giocattolo non risulta conforme la distribuzione viene bloccata; se mancano la certificazione CE, documentazione tecnica o avvertenze, fabbricante o importatore devono regolarizzare il tutto entro 30 giorni, pena sanzioni amministrative. La nuova direttiva, peraltro, definisce nuovi requisiti meccanico – fisici, di infiammabilità ed elettrici. Attenzione: la nuova normativa include tra i giocattoli qualsiasi prodotto destinato a essere utilizzato per fini di gioco da bambini di età inferiore ai 14 anni.