Anche il mondo delle etichette, in tutte le sue varietà, ha dovuto piangere un lutto. All’età di 81 anni è infatti scomparso il sig. Alan Haberman. Il suo nome non è forse così famoso nel mondo, pur essendo stato un inventore capace di rivoluzionare la vita di tutti, proprio tutti i cittadini del mondo occidentale, ed oltre.

Dirigente di un supermercato dell’Ohio, negli Stati Uniti, Alan Haberman ha infatti inventato il codice a barre che compare oggi su tutte le etichette dei prodotti commercializzati. L’idea, per quanto a noi appaia “naturale”, è nata appena 40 anni fa, quando nei punti vendita, grandi o piccoli che fossero, arrivati alla cassa si doveva attendere che la cassiera digitasse sul registratore (quando c’era, altrimenti era un semplice foglietto di carta scritto a penna) il prezzo di ciascun singolo prodotto.

Per velocizzare questa operazione, Alan Haberman creò e portò avanti lo standard UPC (Universal Product Code), che permise di adottare un unico codice per tutti i prodotti, e poter riferire ad esso un prezzo, in ogni punto vendita. La prima lettura di un codice a barre in un suo supermercato risale al 26 giugno del 1974: un pacchetto di chewing gum. Una spesa di appena 67 centesimi, che però ha cambiato il mondo del commercio.

In questi decenni la tecnologia è evoluta, gli scanner sono diventati sempre più veloci, economici e robusti, e gli stessi codici a barre sono diventati bidimensionali o oltre: negli ultimi anni, infatti Alan Haberman ha lavorato su i nuovi standard che stanno evolvendo la vecchia etichetta, a cominciare da quelli RFID, le radiofrequenze che identificano in modo assolutamente univoco i singoli prodotti.

Alan Haberman è scomparso a 81 anni.