Ancora internet come veicolo della contraffazione e dell’inganno di consumatori che non sanno di acquistare prodotti falsi. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con la collaborazione investigativa dei militari del Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, ha oscurato 33 siti che vendevano scarpe Nike contraffatte. Salgono così a 54 i siti oscurati dall’Antitrust. Le misure cautelari sono state decise dall’Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella a tutela dei tanti consumatori che compravano su siti che, per il loro allestimento e la grafica utilizzata, con numerose immagini tratte dal sito Nike originale, potevano facilmente trarre in inganno, inducendo a ritenere che si trattasse di prodotti originali proposti ad un prezzo outlet.
In realtà, secondo quanto emerge dalle segnalazioni della società titolare del marchio, si trattava di prodotti contraffatti, con caratteristiche, anche in termini di sicurezza dei materiali usati, ben diverse da quelle dei prodotti originali e con materiali pericolosi per la salute come il cromo esavalente ed il DFM, prodotto antimuffa di cui in Europa è vietato l’uso perché altamente tossico.
Nei siti mancavano inoltre i dati sull’identità e l’indirizzo geografico del venditore insieme all’indicazione di tutti i diritti previsti per la vendita via web a tutela dei consumatori nella fase post acquisto, incluso il diritto di sostituzione e/o rimborso e l’esistenza del diritto di recesso. Del tutto preclusa, ovviamente, trattandosi di prodotti contraffatti, la garanzia legale di conformità.