Operazione dei carabinieri di Caserta, coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere: stroncato un grave episodio di adulterazione legato all’importazione dall’estero di latte con il quale veniva poi prodotta mozzarella spacciata per “mozzarella di bufala campana Dop”. Sono tredici le misure cautelari a carico degli imprenditori titolari dell’azienda, biologi, veterinari e tecnici di laboratorio.
Le violazioni del disciplinare di produzione con l’importazione di latte dall’estero da mescolare a quello del territorio di produzione danneggiano gravemente i 1.500 allevamenti impegnati a produrre latte di bufala nel rispetto delle regole. Ma colpiscono duramente anche l’immagine di un prodotto che sviluppa un fatturato di oltre 435 milioni di euro dei quali 71 milioni realizzati grazie alle esportazioni in tutto il mondo. È quanto ricorda Coldiretti segnalando la grave responsabilità per non aver ancora provveduto alla realizzazione della misura di separazione della filiera di produzione della mozzarella registrata come denominazione di origine prevista a partire da una disposizione del 2008 e via via oggetto di rinvio.
“Fino a quando non sarà adottata la separazione in riferimento alle linee di produzione della mozzarella doc rispetto alla detenzione di altre materie prime o ingredienti diversi dal latte di bufala – conclude Coldiretti – restano difficili tutte le forme di controllo rispetto all’impiego di cagliate di diversa provenienza”.