Liquido o in panni monouso prometteva di combattere i virus ma non era autorizzato dal Ministero

I militari della Compagnia di Mondragone, in provincia di Caserta, hanno ispezionato una fabbrica di detersivi e detergenti accertando che alcune linee di prodotti definiti ‘disinfettanti presidi medico-chirurgici’ erano in realtà confezionati senza le necessarie autorizzazioni ministeriali a tutela della salubrità del ciclo produttivo e della sicurezza del prodotto finale.
Così sono stati sequestrati oltre 9.000 litri di disinfettante liquido per superfici e pavimenti in confezioni da 1 litro e 5 litri (e in cisternette ancora da imbottigliare) e circa 74.000 panni disinfettanti monouso con relative 783 compresse di disinfettante concentrato da sciogliere. Rinvenute anche 187 etichette attestanti le false indicazioni qualitative dei prodotti.
Nei numerosi controlli presso gli esercizi commerciali presenti sul territorio, i finanzieri della Compagnia di Mondragone erano venuti a conoscenza dell’avvenuta commercializzazione di un igienizzante per mani riportante sull’etichetta delle indicazioni ingannevoli quali “combatte virus, funghi e batteri” oppure “è efficace su molti microrganismi patogeni”.

Le Fiamme Gialle hanno appurato che le etichette apposte sulla confezione dei nuovi disinfettanti per superfici, un prodotto liquido e un panno monouso, riportavano falsamente un numero di registrazione all’elenco dei presidi medico chirurgici, autorizzati dal Ministero della Salute, appartenente a prodotti con composizioni chimiche differenti. Per disposizioni del Ministero della Salute, infatti, i prodotti che vantano in etichetta un’azione di disinfezione, classificabili come prodotti “biocidi”, sono soggetti, per l’immissione in commercio, di una specifica autorizzazione che ne certifica la qualità e l’effettiva efficacia. Tale autorizzazione risulta inoltre necessaria anche per l’officina di produzione in quanto garantisce che la produzione avvenga in uno stabilimento “sanitariamente” idoneo che sia in grado di assicurare la sicurezza del prodotto per il consumatore e per l’ambiente.