L’operazione partita da Torino è arrivata in Puglia. Milano sequestra pacchi postali dalla Cina .

La Guardia di Finanza di Torino ha concluso un’articolata operazione contro le frodi commerciali nel settore dell’importazione e la distribuzione di generi alimentari: l’esito ha consentito di sequestrare oltre 100.000 confezioni pre-imballate di ortaggi, funghi e olive, per un peso complessivo di 150 tonnellate, con indicazioni mendaci in relazione all’origine italiana.
Le indagini hanno preso avvio da alcuni sequestri effettuati nei quartieri torinesi di San Salvario e Barriera Milano, sempre di prodotti alimentari contraffatti. Grazie alle informazioni residenti nelle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, è stato possibile ricostruire la filiera illecita conducendo le Fiamme Gialle dapprima nella cintura dell’entroterra torinese per estendersi quindi fino alla provincia di Foggia.
Qui i militari del Gruppo Pronto Impiego di Torino, unitamente ai colleghi pugliesi, hanno eseguito una serie di perquisizioni e sequestri su mandato dei magistrati del pool “Tutela del consumatore” istituito presso la Procura della Repubblica del Tribunale del capoluogo piemontese.
Spagna, Francia e Ungheria i Paesi di coltivazione, lavorazione e confezionamento dei vari alimenti che venivano poi etichettati con la bandiera tricolore italiana, in violazione della legge che tutela il “Made in Italy”. Così contraffatti tutti i prodotti erano destinati alla grande distribuzione organizzata e quindi ai consumatori finali.

Altra operazione quella eseguita dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Milano del Centro di smistamento postale di Milano-Roserio: hanno sequestrato nel corso delle ultime settimane 153 articoli contraffatti di alcune note case di moda e del settore degli accessori. Gli articoli sono stati rinvenuti in piccole spedizioni postali provenienti dalla Cina, destinate a soggetti privati residenti in Italia: i periti delle società titolari dei marchi hanno confermato la contraffazione dei prodotti.
L’ufficio ha redatto nei confronti dei destinatari delle spedizioni, che hanno violato le norme a tutela del diritto di proprietà intellettuale, verbali di sequestro cautelare amministrativo e alla contestazione delle violazioni di legge.