Coldiretti stima che, nel corso del 2012 in Italia, le forze dell’ordine abbiano sequestrato oltre 10 milioni i chili di prodotti alimentari e bevande adulterati. Ultima della lista l’operazione del Nucleo antifrodi del Comando carabinieri politiche agricole (NAC) che ha portato al sequestro tra l’altro di pomodori conservati con la scritta “Made in Italy” ma che provenivano, in realtà dalla Cina e di vino spacciato come Doc e Docg.

«Le preoccupazioni – secondo la Coldiretti – riguardano il fatto che l’Italia è un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualità come il concentrato di pomodoro cinese, l’extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate proveniente dall’estero. Nei primi sette mesi dell’anno – precisa la Coldiretti – sono state importate dalla Cina oltre 50 milioni di chili di pomodori conservati destinati con la rilavorazione industriale a trasformarsi magicamente in prodotti Made in Italy perché non è ancora obbligatorio indicare in etichetta la provenienza della materia prima».

Le frodi a tavola sono quelle più temute con sei cittadini su dieci che le considerano più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari, secondo l’indagine Coldiretti/Swg, ed il 57 per cento degli italiani che pensa debbano essere punite con la sospensione dell’attività.