Nuove norme a tutela del brevetto unico europeo: le ha proposte la Commissione Ue con l’obiettivo di istituire rapidamente un tribunale unificato che risolverà tutte le controversie in materia, per evitare il moltiplicarsi dei contenziosi in 28 diversi tribunali nazionali. Il nuovo sistema consentirà di tagliare i costi e di accelerare le decisioni in materia di validità o contraffazione dei brevetti, favorendo l’innovazione in Europa. «In caso di controversia – spiega la Commissaria Ue per la giustizia Viviane Reding – le società non dovranno più intentare azioni legali dinanzi a più tribunali in diversi paesi».
Nel 2011 sono stati rilasciati 224 mila brevetti negli Stati Uniti, 172 mila in Cina e soltanto 62 mila in Europa. Uno dei motivi di questa differenza, secondo le valutazioni di Bruxelles, risiede nei costi proibitivi e nella complessità delle procedure per ottenere la protezione dei brevetti nell’intero mercato unico europeo. Attualmente, per proteggere la propria invenzione in tutta Europa, bisogna convalidare un brevetto europeo in tutti i 28 Stati membri dell’UE. Il titolare del brevetto può essere coinvolto in molteplici contenziosi in diversi paesi sulla stessa questione.
Al quadro unificato in materia di brevetti non partecipa per ora l’Italia, che l’anno scorso vi si era opposta a causa della polemica sul “trilinguismo” prevalente, ma ha successivamente partecipato al negoziato per l’istituzione del tribunale unico per potere avere accesso ai suoi servizi.