Il caldo e il sole di quest’estate stanno premiando soprattutto i vini rossi, per i quali si annuncia una annata d’alta qualità. Anche nel veneto si annunciano mosti con un alto tasso di zucchero e di alcol.  Il trend di crescita medio nella regione sarà del 10-15%, con punte fino al 50%, se confrontate con il disastro del 2014 martoriato dal maltempo.

«La produzione nella nostra regione – commenta l’Assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan – ha raggiunto lo scorso anno i 10,45 milioni di quintali di uva pari a 8,2 milioni di ettolitri di vino per un valore 1,67 miliardi di euro per l’export. La vendemmia 2015 supererà senz’altro questi valori, visto che le prime indicazioni mettono il sorriso ai viticoltori. Abbiamo tantissima richiesta del nostro vino nel Nord America e nell’estremo oriente e ci sarebbero margini per incrementare ancora l’export». Ricordiamo che il vino costituisce da solo il 31% dell’export del settore agroalimentare veneto e il 33% dell’export nazionale. Inoltre è per il 94% a marchio di qualità, tra Dop e Igt. E le nuove generazioni di viticoltori mostrano grande sensibilità verso un’agricoltura sempre più pulita, elemento che si riflette sul prodotto finale oltre che sull’ambiente.

La vendemmia 2015 promette un anno da record per la qualità

Praticamente ovunque in Veneto l’uva si presenta perfettamente sana e integra, le piante non hanno subito gravi attacchi da funghi e parassiti. Diego Tomasi, direttore del Crea Viticoltura di Conegliano, spiega che  «dopo un avvio che sembrava portare a un’annata precoce, il caldo di luglio ha frenato lo sviluppo vegetativo e il procedere delle fasi fenologiche, per cui l’inizio della vendemmia si posizionerà su date “normali” o solo leggermente anticipate». Le stime dicono che in provincia di Belluno l’incremento della produzione di uva rispetto al 2014 sarà del 10%; produzione stazionaria nel Padovano, dove l’uva non è abbondante ma è di buona qualità e sana; nel Polesine si raccoglierà meno uva, soprattutto nera, per la scarsità di pioggia. Cresce la produzione di uva bianca nel Trevigiano grazie ai nuovi impianti di glera e pinot. Venezia va verso un incremento del 15% nella produzione di uva e lo stesso vale per Verona. Incremento record per Vicenza, stimato fino al 50% nella zona Doc Breganze, dove l’anno scorso la produzione è stata funestata dalla grandine.