Bilancio 2011 per la Guardia di finanza del Veneto. E i dati raccontano di un grande impegno anche  sotto il profilo della lotta alla contraffazione e della tutela del Made in Italy. Le fiamme gialle venete infatti hanno accertato, sotto il profilo della contraffazione, 787 violazioni, denunciato 555 persone e 11 arrestate. Ben 4.068.350 prodotti contraffatti sono stati sequestrati insieme a 3.531.248 prodotti non sicuri e ad altri 105.783 prodotti soggetti a diritto d’autore.
Tra le principali operazioni messe a segno nello scorso anno si annovera quella nel Veronese con l’arresto di 7 persone (20 indagati) per aver immesso sul mercato prodotti alimentari falsamente biologici per oltre 700 mila tonnellate ed un valore di oltre 220 milioni di euro.
Sul fronte della contraffazione nel Padovano sono stati sequestrati 40.000 tra rubinetti, soffioni per docce e raccorderie contraffatti, stoccati in due magazzini di un cinese, sconosciuto al fisco. Dall’analisi della merce sono emersi valori di piombo, cromo e nichel ben superiori alle soglie tollerate dalla legge. Sempre nel Padovano c’è stato un maxi sequestro di 700 mila prodotti “made in China” di bijoux di tutti i tipi: accessori, collane, anelli, pendagli. il centro operativo dell’organizzazione era in Lombardia.
Frequentemente collegate al commercio di prodotti contraffatti sono le violazioni riguardo alle norme antiriciclaggio e nella nostra regione hanno riguardato soprattutto cinesi. La Guardia di Finanza nello scorso anno ha passato al setaccio 575 segnalazioni sospette. Nel Vicentino è stata contestata ad una società di amministrazione fiduciaria l’omessa segnalazione di una operazione finanziaria sospetta per oltre 21 milioni di euro. A Treviso una ditta individuale ha emesso fatture per operazioni inesistenti per 5 milioni di euro, evadendo l’Iva per un milione.