La sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Venezia ha dato ragione all’azienda padovana Elite srl ed ha confermato il provvedimento cautelare di inibizione della commercializzazione del portaborracce registrato “Leggero Carbon Fiber”. Secondo quanto si legge nel provvedimento del tribunale, quanto era posto in vendita da alcuni rivenditori sul web “riprendendo tutte le caratteristiche esteriori dei modelli di Elite dotate di inefficacia individualizzata ne costituisce, oltre che contraffazione, imitazione servile”.
La denuncia della Elite era partita già la scorsa primavera quando l’azienda stessa aveva scoperto che alcuni rivenditori di articoli per il ciclismo reclamizzavano sui propri siti web un portaborracce che riproduceva dettagliatamente il proprio innovativo prodotto. Il Tribunale veneziano delle imprese, dopo aver concesso un provvedimento cautelare nel giugno 2016, nell’ottobre dello stesso anno ha emesso l’ordinanza di conferma del provvedimento, anche in considerazione del fatto che “al di là del numero delle portaboracce effettivamente vendute, la commercializzazione delle stesse – come sta scritto nel provvedimento – potrebbe creare ad Elite un danno all’immagine difficilmente quantificabile a posteriori (all’esito del giudizio di merito), anche legato alla “diluizione” delle privative azionate e di conseguenza verosimilmente irreparabile, oltre che uno sviamento della clientela”. Il portaboracce Leggero Carbon Fiber di Elite è un modello depositato unico ed inimitabile per design. Particolarmente ambito dai ciclisti per la sua estrema leggerezza, è fornito anche ad alcuni ciclisti professionisti di diversi team del Giro d’Italia, di cui Elite è fornitore ufficiale, tra cui Esteban Chavez e Chris Froome.