«Sempre più quote di prodotto – dice il Presidente della Commissione parlamentare d`inchiesta sui fenomeni della contraffazione, Mario Catania – verranno acquistate dai consumatori via internet, strumento attraverso al quale la contraffazione viaggia su larga scala. La nostra capacità di reazione verso un sito che dall’altra parte del mondo veicola merci contraffatte è veramente modesta. Questa forse è la madre di tutte le battaglie. Se non saremo capaci di fermare la contraffazione via internet allora avremo perso».
Il Presidente Catania è intervenuto alla presentazione dello studio Censis/Mise sul mercato della contraffazione sottolineando che: «Se un determinato sito lo posso oscurare solo parzialmente, devo allora lavorare per bloccare i flussi finanziari verso di esso. La mia percezione è che la normativa vigente sulla contraffazione avrebbe bisogno di una rinfrescata e di un riordino dato che c’è una forte dispersione di pacchetti normativi in questione. Abbiamo ottime performance da parte delle forze di polizia (dogane, gdf, carabinieri), ma potremmo avere un risultato complessivo migliore se tutto questo fosse veramente a sistema, e non lo è. Tutto il lavoro sul territorio – ha concluso Mario Catania – deve essere a sistema senno c’è solo una dispersione di lavoro».
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