Anche nell’anno della pandemia nella moda è aumentata la quota di prodotti falsi venduti sul web

La pandemia non ha frenato la contraffazione nel settore dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori, anzi ha incrementato il business illegale causando nel 2020 un danno da 5,2 miliardi di euro al settore moda.
Lo afferma Assoutenti, associazione dei consumatori che si occupa di lotta alla contraffazione nell’ambito di “Io sono originale”, un progetto volto a combattere il fenomeno e dare indicazioni utili ai consumatori.
Secondo gli ultimi dati dell’Ocse, il danno per le imprese manifatturiere derivante dal fenomeno della contraffazione è pari a 1,3 miliardi l’anno per mancate vendite, mentre i consumatori pagano ingiustamente 1,4 miliardi di euro per l’acquisto di prodotti falsi, per un giro d’affari totale del falso Made in Italy: circa il 76% del totale dei prodotti contraffatti sequestrati in Italia è composto da articoli di abbigliamento, calzature e accessori.
A favorire il mercato dell’illegalità è stato certamente il maggior uso che i consumatori hanno fatto durante l’emergenza sanitaria del web e dell’e-commerce. Ma ha anche contribuito la ‘svolta’ delle organizzazioni criminali che hanno invaso anche i social network. La contraffazione, infatti, si avvale sempre più di questi mezzi di condivisione sociale, mutando le proprie forme in maniera flessibile e sfuggente tanto che identificare il venditore e la sua localizzazione diviene spesso molto difficile.

Assoutenti ricorda che i prodotti contraffatti contengono sostanze per lo più chimiche, come ammine aromatiche e coloranti azoici vietati, che possono creare seri danni alla salute dei consumatori come allergie e dermatiti, ma anche conseguenze più gravi per la pelle.
Proprio per mettere in guardia i consumatori ed evitare loro di cadere nella trappola dei farmaci contraffatti venduti sul web che promettono benefici ed effetti miracolosi, nell’ambito del progetto “Io sono originale” è stato realizzato un video informativo.