Riportare a livello ordinario i rischi per la salute dei lavoratori nelle aziende del pronto moda e delle confezioni di Prato e di tutta l’area vasta della Toscana centrale: questo l’obiettivo del piano triennale varato dalla Giunta Regionale della Toscana scattato con il mese di settembre. Si tratta di un piano straordinario di controlli nelle aziende a conduzione cinese, ma non solo, che intende perseguire l’obiettivo attraverso un processo di progressiva emersione e regolarizzazione dei lavoratori interessati dalle produzioni del settore moda.
Tutto è nato all’indomani del rogo che lo scorso 1 dicembre, proprio a Prato, inghiottì nella notte sette operai cinesi che nella fabbrica che prese fuoco lavoravano, mangiavano e dormivano. Nelle quattro Asl coinvolte sono stati assunti 74 tecnici dalla Regione: il nuovo personale consente di garantire ispezioni nelle aziende cinque volte superiori agli standard nazionali, così che nei tre anni del piano tutte le imprese censite e quelle di nuova apertura saranno controllate: 7.700 in tutta l’area vasta metropolitana, 4.000 delle quali si trovano a Prato.
Nei mesi estivi con la collaborazione delle istituzioni locali e delle associazioni di categoria è stata attivata una campagna informativa e di comunicazione ed è stato attivato un numero verde con mediatori linguistici.