L’Unione Europea ha preso posizione contro la Moldavia affinché tuteli il Prosecco come previsto dagli accordi internazionali: motivo dello scontro la sentenza di un tribunale locale moldavo che ha espresso parere favorevole alla produzione di un paradossale “Prosecco Pronto” da parte dell’azienda “Bulgari Winery”. Sul caso, lo scorso 30 marzo era stata indirizzata alla Commissario Ue per il commercio, Cecilia Malmstrom, un’interrogazione parlamentare dall’eurodeputato Paolo De Castro (S&D).
Più di recente, un portavoce della Commissione europea aveva precisato in una nota che: “il Prosecco è denominazione protetta nell’accordo di associazione Ue-Moldavia e la Commissione europea si aspetta che le autorità moldave prendano le misure necessarie a garantirne la tutela completa”

Apprezzamento per l’azione comunitaria espresso dal Sistema prosecco

A quanto risulta, il caso è stato affrontato direttamente con le autorità moldave e le autorità della Commissione europea hanno sollecitato quelle moldave a prendere tutte le misure necessarie per garantire l’effettiva tutela di questa indicazione geografica ad esclusivo appannaggio del nordest italiano. “In un recente incontro con il Commissario Malmstrom a Bruxelles – si legge ora in un’ultima comunicazione del portavoce della Commissione – il Primo Ministro Moldavo Pavel Filip si è detto certo che sarà presto trovata una soluzione positiva al problema”.
Soddisfazione è stata espressa da Stefano Zanette, al vertice di Sistema Prosecco scarl, società che accorpa le tre denominazioni Conegliano Valdobbiadene docg, Asolo Prosecco docg e Prosecco Doc: «È una presa di posizione importante: il caso Moldavia, uno dei tanti intercettati a livello internazionale, si era rivelato particolarmente insidioso. Ringrazio, attraverso l’on De Castro, tutte le istituzioni e le forze preposte ai controlli per il loro costante supporto».