La Cina non è poi così lontana. Tra le province di Napoli e Caserta, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno scoperto un gruppo di imprese specializzate nelle varie fasi produttive di calzature contraffatte. Tredici le persone denunciate, tutte riconducibili alla stessa organizzazione, sono state identificate al termine di indagini durate diversi mesi.
Dopo aver intercettato, per strada, i corrieri che trasportavano le scarpe con il marchio “Hogan” dalla Campania al Lazio, le Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino hanno ripercorso la filiera distributiva individuando tutti i componenti del gruppo, aventi ognuno compiti specifici nei segmenti tipici del processo produttivo: dalla produzione di suole, plantari e tomaie alla stamperia dei marchi contraffatti, dalle trancerie per il taglio delle pelli al laboratorio ove venivano assemblati i prodotti intermedi. L’organizzazione disponeva, infine, di un deposito di stoccaggio dove venivano concentrati i prodotti finiti, per la successiva distribuzione in tutta Italia.
Ingegnose e quasi maniacali le cautele adottate per evitare i controlli delle forze di polizia: tutti i siti erano dotati di moderni apparati di videosorveglianza al fine di interrompere la produzione in caso di controllo, mentre gli impianti e i macchinari più costosi potevano essere occultati grazie a stratagemmi propri dei “boss” della criminalità organizzata. Secondo quanto riferito dalle Fiamme Gialle, costosi e sofisticati macchinari sono stati individuati durante le perquisizioni dietro una parete scorrevole.