La naturalità è vincente non solo nel mercato alimentare ma anche in quello dei prodotti per la cura persona, come emerge dalle etichette dei 9.700 prodotti di largo consumo analizzati dall’Osservatorio Immagino, lo strumento creato da GS1 Italy e Nielsen per monitorare i fenomeni di consumo e le tendenze che attraversano il mercato del largo consumo in Italia.
L’analisi condotta dall’Osservatorio Immagino rivela che l’innovazione delle principali aziende del settore cura persona si fonda su una promessa di naturalità e di assenza di “chimica”, con l’utilizzo di ingredienti provenienti da altre culture, come il burro di karitè o l’olio di argan, che spostano il baricentro del mercato verso un certo esotismo. La garanzia della performance è alla base del successo anche dei prodotti che contengono acido ialuronico, le cui vendite sono cresciute in un anno di quasi il 25%.


“Dermatologicamente testato” è sull’etichetta del 22% dei prodotti, ma cresce “senza parabeni”

Nel corso del 2016 gli italiani hanno preferito acquistare soprattutto prodotti naturali contenenti betacarotene, le cui vendite sono avanzate in un anno del +11,3% arrivando a un giro d’affari di quasi 9 milioni di euro. Bene anche i prodotti contenenti soia (55 milioni di euro di vendite, in crescita del +4,7%), olio di cocco (34 milioni di euro, +4,7%) ed estratto di calendula (21,5 milioni di euro, +3,6%).
«Questa vivacità nelle nuove proposte – commenta Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy si inserisce in uno scenario fatto di offerte ben segmentate e articolate e va incontro a un cambiamento strutturale nelle richieste dei consumatori. Oggi il fattore che influenza maggiormente il processo di acquisto nel personal care è la ricerca della naturalità, elemento che si rispecchia anche nei claim utilizzati in etichetta da questi prodotti».