L’Italia ha aderito alla Blockchain Partnership europea per favorire lo scambio di esperienze e competenze in campo tecnico e normativo, presto anche la lotta alla contraffazione sarà effettuata con l’ausilio della “catena digitale”. In uno dei collegati alla prossima manovra finanziaria, il Consiglio dei Ministri ha previsto infatti un fondo riservato al finanziamento di progetti pilota che, con l’utilizzo di blockchain e intelligenza artificiale, si dedicheranno alla certificazione dei prodotti Made in Italy.
Rispondendo a un’interrogazione in commissione Attività produttive alla Camera, il sottosegretario allo Sviluppo economico Dario Galli ha spiegato che: «Nell’ambito della fornitura di servizi alle imprese, finalizzati a dotare soprattutto le piccole e medie imprese di strumenti atti a tutelare i propri asset intangibili, segnalo che è stato reso operativo uno ‘sportello’ di assistenza gratuita alle medesime, per supportarle nell’individuazione delle soluzioni tecnologiche, anche di tracciabilità, più adeguate alla prevenzione. A tal riguardo, in coerenza con il lavoro del gruppo di esperti presieduto dal Ministro dello Sviluppo economico, si intende contribuire alla Strategia Nazionale Blockchain, individuando e raccogliendo iniziative già esistenti a livello nazionale ed internazionale di impiego della tecnologia blockchain nell’ambito della lotta alla contraffazione, al fine di valutare l’opportunità di diffonderne l’applicazione».

L’Europa è al lavoro per diffondere nel 2019 una piattaforma per le applicazioni di blockchain

La quinta riunione a Bruxelles del forum della European Blockchain Partnership è stata la prima alla quale abbia partecipato la delegazione italiana. È stata l’occasione per confrontare le diverse esperienze operative e per informare la Commissione e gli altri Paesi sulle iniziative assunte dall’Italia per la costruzione della Strategia nazionale sulla Blockchain.
Nel corso della riunione la Commissione europea ha, inoltre, avviato la discussione sui principi ispiratori nonché sulle principali specifiche tecniche della piattaforma europea che dovrebbe ospitare delle prime applicazioni nel corso del 2019.