Ha destato non poco stupore l’esito dello studio “L’impatto delle contraffazioni sulle aziende moda di alta gamma” presentato nella prestigiosa sede dell’Università Bocconi di Milano. Secondo la ricerca, vi è un effetto positivo della contraffazione sui prodotti e le marche di lusso oggetto di falsificazione definito “snob premium”.
Lo spiega Elisabetta Merlo, docente di Storia economica all’Università Bocconi: «Si tratta di una ricerca innovativa che offre un approccio interdisciplinare sulla contraffazione coniugando studi storici e di marketing. Il consumatore è disposto a pagare un valore più alto per le marche contraffatte». Secondo quanto rivela la ricerca, per una piccola borsa da donna di marca nota i consumatori, che costituiscono il campione della ricerca, sono disposti a pagare 210 euro in assenza di contraffazione sul mercato, in caso di presenza di falsi la cifra sale a 350. Ma questo è valido solo per le marche più note, perchè per brand meno noti l’effetto è opposto.
E la ricerca ribalta anche un’altra idea diffusa: chi compra merce contraffatta “privilegia gli aspetti legati all’edonismo e al prestigio sociale” mentre chi acquista originali “è mosso più da questioni funzionali di usabilità e di qualità dei prodotti”.