Consultazione del vicepresidente di Confagricoltura, Salvatore Giardina, da parte del Consiglio nazionale Anticontraffazioni, presso il ministero dello Sviluppo Economico, riunito in sessione plenaria. «Contraffazione e agropirateria sono problemi complessi e di difficile soluzione perché non esiste ancora una legislazione in campo internazionale che ci consenta un’adeguata protezione» ha sostenuto Salvatore Giardina. Che ha continuato: «in qualche caso esistono accordi bilaterali per la tutela delle denominazioni che consentono di fronteggiare il fenomeno, ma i costi dei controlli, che sono a carico dei Consorzi di tutela, sono ovunque molto elevati. Là dove, invece, non ci sono regole l’agropirateria non può neppure essere perseguita».

Il fenomeno, spiega Confagricoltura, potenzialmente riguarda tutte le denominazione d’origine, anche se oggi di fatto colpisce un numero limitato di prodotti. Peraltro, tenendo conto che l’80% del fatturato delle Dop e Igp è fatto da sette prodotti, quelli sotto attacco sono i importanti dal punto di vista economico. Il vicepresidente di Confagricoltura ha sottoposto al Consiglio quattro proposte di intervento, a cominciare da un’Agenzia europea per la lotta all’agro pirateria, che si occupi di effettuare i controlli e di perseguire legalmente i colpevoli, anche su segnalazione degli Stati membri, dei Consorzi di tutela e dei consumatori.

La Confagricoltura chiede di intervenire contro la decisione americana che nega l’indicazione obbligatoria delle carni bovine e suine e per ottenere  che anche negli Usa sia garantito il sistema comunitario delle indicazioni geografiche. Infine, per quanto riguarda l’italian sounding,  Confagricoltura chiede  nuove regole : «Prima di arrivare ad un inquadramento internazionale della materia ®C ha detto Giardina – almeno all’interno della UE la recente pubblicazione del regolamento UE 1169/11 sull’etichettatura dovrebbe aiutarci a combattere questo fenomeno».