Gli articoli contraffatti erano normalmente esposti in vetrina (agevolando così l’indagine GdF)

Per i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno non sembrava potesse essere vero: un negoziante della Riviera delle Palme aveva esposto i gioielli contraffatti nelle proprie vetrine, insieme ad altri pezzi originali. Così le Fiamme Gialle della Compagnia di San Benedetto del Tronto hanno avuto tutto il tempo per acquisire fotografie di ogni singolo pezzo e analizzare insieme ai periti delle più prestigiose ‘firme’ coinvolte le caratteristiche e le componenti di ogni articolo.
Per alcuni esemplari dei gioielli contraffatti, sono stati ingranditi anche dei particolari dei cartellini di identificazione degli stessi prodotti. Erano così grossolani da aver costituito una delle prime conferme della contraffazione, confermata anche da un altro dettaglio: alcuni prezzi, ‘confusi’ tra i ‘codici prodotto’, erano del tutto inverosimili rispetto agli originali.
Il controllo di circostanza effettuato all’interno della gioielleria pochi giorni dopo l’avvenuta conferma dei sospetti ha portato al sequestro penale delle decine di esemplari dei ‘prestigiosi’ articoli e la denuncia dell’imprenditore.

Comando Provinciale Guardia di Finanza Ascoli Piceno

L’impegno dedicato al contrasto alla contraffazione e alla tutela del ‘Made in Italy’ per la salvaguardia degli interessi dell’economia legale, per la tutela della correttezza del mercato e il rispetto della concorrenza leale, nel solo 2019, ha portato al sequestro di 137.303 articoli per un valore commerciale corrispondente a poco meno di 2 milioni di euro, rappresentati, per la maggioranza, da accessori di abbigliamento (104.964 articoli, per un valore di 1,8 milioni di euro) e giocattoli (32.320 articoli, del valore di 190.000 euro), intervenendo, soprattutto in questo ultimo caso, ‘a difesa” dei più piccoli, nella prevenzione dai potenziali danni cagionati dai prodotti ‘non sicuri’.