Lo storico marchio Panini ha vissuto anni di assoluto successo nel passato remoto, per poi perdere parte del proprio fascino in quello più recente. Ma oggi l’azienda modenese sta ritrovando nuovo smalto ed interesse. Tanto che è stata oggetto di un clamoroso caso di contraffazione. È così che la Guardia di Finanza di Modena ha sequestrato, al termine di un’indagine nell’ambito delle iniziative volte alla tutela dei marchi e della proprietà industriale, oltre 5,7 milioni di figurine Panini ‘calciatori 2012-2013’ contraffatte, oltre 3 milioni di bustine per il confezionamento delle stesse, circa 3 mila scatole Panini. Sequestrati inoltre computers e apparecchiature utilizzati per le operazioni di scannerizzazione e di grafica, macchinari specializzati per la stampa, il taglio e l’imbustamento delle figurine e un camion per il trasposto della merce.
L’inchiesta ha portato alla denuncia di sette persone che a vario titolo dovranno rispondere dei reati di contraffazione di marchi e segni distintivi, introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi. A capo della banda di falsari delle figurine ci sarebbe un ex dipendente della medesima Panini che da circa 10 anni si era messo, commercializzando, tramite le edicole, piccoli giocattoli e gadgets per bambini.

Figurine false: il sospetto che il colpo grosso fosse il Mondiale 2014
Le Fiamme Gialle hanno potuto ricostruire l’intera filiera produttiva e, più nel dettaglio: dal soggetto che ha fornito la materia prima alla società specializzata che si è occupata della scannerizzazione delle figurine e della realizzazione del supporto informatico, fino al soggetto incaricato di individuare i potenziali clienti, ossia i soggetti distributori.
Il tutto avveniva tra Modena, Bologna e Reggio Emilia. Il valore delle bustine contraffatte, peraltro piene di doppioni e senza le cosiddette figurine speciali, è stato quantificato in oltre 2,7 milioni di euro. I finanzieri hanno accertato che le figurine contraffate riproducevano solo un quarto di quelle originali. «Ampia e preziosa – ricorda la Guardia di Finanza – è stata la collaborazione fornita dalla Panini in tutte le fasi delle indagini».
Secondo gli inquirenti, tra i progetti per il futuro vi era sicuramente anche quello di duplicare simili iniziative in occasione dei prossimi Mondiali di calcio in Brasile. Anzi, la collezione dei calciatori 2012-2013 doveva servire proprio da test al fine di individuare eventuali migliorie da apportare alle procedure ed al sistema illecitamente allestito.