Fare la spesa insieme: in Italia sono aumentati del 400% rispetto al 2008 i gruppi di acquisto formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici. Lo dice un’analisi della Coldiretti, dalla quale emerge che sono 2.000 i gruppi di acquisto solidale (G.a.s.) strutturati presenti lungo tutto il territorio nazionale nel 2014. A 20 anni dall’arrivo in Italia, nel 1994, questa formula innovativa si è diffusa in tutto il territorio, con una maggiore concentrazione in Lombardia, Toscana, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna.
Accanto a realtà che dispongono di una vera e propria struttura organizzativa, si contano – sottolinea Coldiretti – decine di migliaia di iniziative spontanee che “nascono” e “muoiono” in continuazione nei palazzi, nei posti di lavoro, nei centri sportivi e ricreativi sulla base di semplici accordi verbali. Un fenomeno di rilievo che secondo un’analisi Coldiretti/Censis ha contagiato il 18,6% degli italiani con quasi 2,7 milioni di persone che fanno la spesa con questo sistema in modo regolare.
Si tratta di una tendenza che avvicina il produttore al consumatore che, soprattutto nelle città, sta contagiando gli italiani che – continua la Coldiretti – intendono così garantirsi un volume di acquisto sufficiente ad ottimizzare i costi di trasporto e ad accedere a più vantaggiosi canali distributivi: dai mercati all’ingrosso a quelli degli agricoltori di campagna amica, fino direttamente nelle aziende. I mercati generali all’ingrosso, che in determinate occasioni della settimana sono aperti al pubblico, vendono i prodotti in cassette che vengono poi divise tra i partecipanti al gruppo.

Fenomeno G.A.S.: aumenta l’attenzione per la stagionalità

Ogni G.a.s. ha propri criteri per selezionare i fornitori, individuare i modi di consegna, stabilire con il produttore un prezzo equo e scegliere cosa acquistare privilegiando la stagionalità, il biologico, il sostegno alle cooperative sociali, la riduzione degli imballaggi, le dimensioni del produttore o infine la vicinanza territoriale (chilometro zero).
Le modalità di acquisto variano notevolmente e vanno dalla consegna a domicilio, alla prenotazione via internet fino “all’adozione” in gruppo di interi animali o piante da frutto. Anche gli accordi del gruppo di acquisto con l’azienda sono differenti e possono prevedere – sostiene Coldiretti – la consegna settimanale del prodotto (ad esempio, una cassetta di frutta e verdura di stagione) oppure la formulazione di specifici ordini per telefono o attraverso internet ma anche tramite abbonamento con l’offerta di prodotti a scadenze fisse e pagamento anticipato. Le modalità maggiormente diffuse sono la distribuzione di cassette di ortofrutta a cadenza settimanale o bisettimanale e la vendita di pacchi di carne. Il funzionamento del gruppo d’acquisto – riferisce Coldiretti – è molto semplice, di solito i partecipanti al gruppo definiscono una lista di prodotti che vogliono acquistare e stabiliscono una cifra base uguale per tutti. Successivamente, in base a questa lista le diverse “famiglie” compilano un ordine di gruppo che viene trasmesso al produttore e al momento della consegna dei prodotti che di solito vengono recapitati ad un unico membro del gruppo che poi provvederà a smistarli si effettua il pagamento.