Non è più in commercio nelle farmacie italiane da circa un anno l’Ozopulmin, il farmaco della Geymonat al centro di un caso di contraffazione denunciato dai Carabinieri dei Nas. La precisazione arriva da Federfarma, il sindacato nazionale dei titolari di farmacia, dopo l’appello con cui il vicecomandante dei Nas ha invitato a non usare il prodotto. «È un avvertimento rivolto a pazienti e famiglie – spiega la presidente di Federfarma, Annarosa Racca – perché negli armadietti dei medicinali qualcuno potrebbe ancora avere qualche confezione di Ozopulmin. Abbiamo già dato indicazioni alle farmacie associate perché rivolgano la stessa raccomandazione alla clientela».
Impossibile che il farmaco possa essere acquistato: nel giugno dell’anno scorso, infatti, l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) aveva ordinato il ritiro del prodotto da tutte le farmacie del territorio, in concomitanza con l’avvio dell’indagine e i primi controlli dell’Istituto superiore di sanità sui campioni sequestrati. «I rischi dunque sono minimi – osserva la presidente Racca – perché in Italia vige un sistema di sorveglianza che consente di intervenire precocemente al primo allarme per la salute pubblica. È un sistema che funziona anche perché alla sua base c’é la rete rappresentata dalle 18mila farmacie italiane, presidiate da professionisti altamente qualificati e collegate in tempo reale con Federfarma e le autorità sanitarie. Il contributo delle farmacie alla tutela della salute pubblica si avverte in questo specifico episodio anche all’origine: l’indagine di Aifa e Nas, infatti, era partita dalla segnalazione trasmessa al sistema nazionale di farmacovigilanza da un farmacista, insospettito per la ”friabilita”’ delle supposte».