La Polizia tributaria di Brescia e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno eseguito quello che è da ritenersi uno dei maggiori sequestri di bevande alcoliche mai portato a termine: 235.000 litri circa di prodotti, tra cui alcool destinato alla produzione di grappa per 42.000 litri circa, whisky per oltre 101.000 litri, rum per circa 79.000 litri e sambuca per circa 13.000 litri. Il tutto era contenuto in 41 serbatoi e in 51.548 bottiglie di differenti capacità nell’azienda di un noto operatore economico nel settore della produzione e commercializzazione di bevande alcoliche con sede nella provincia di Brescia. Sequestrate anche 4 linee di produzione e 278.804 etichette identificative dei prodotti contraffatti.
Le indagini erano scattate già nell’ottobre del 2015 nell’ambito di un’operazione europea, in collaborazione con le competenti autorità spagnole, contro il traffico illecito di alcol e bevande alcoliche nell’Europa Sud-Occidentale attraverso fittizie cessioni di prodotti alcolici in sospensione di imposta. I primi accertamenti avevano rilevato un’evasione delle accise per oltre 730 mila euro, Ma gli ulteriori campionamenti di grappa, whisky, rum e sambuca disposti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno appurato che il whisky e la grappa non potevano fregiarsi della denominazione geografica tipica che caratterizza tali prodotti; la sambuca presentava un tasso di anetolo inferiore a quanto previsto dalla stessa normativa europea; il rum non risultava esclusivamente prodotto con alcool etilico ricavato dalla canna da zucchero. Da qui l’eccezionale sequestro preventivo: tutti i responsabili risulterebbo essere di nazionalità italiana.